Il RADON è un gas naturale, radioattivo e inodore, presente nel sottosuolo, liberato da alcuni tipi di roccia dai quali fuoriesce e si disperde nell’ambiente, accumulandosi in locali chiusi, soprattutto sotterranei e seminterrati, ove diventa pericoloso per l’uomo. É un gas inerte ma radioattivo e la sua presenza dipende dalle caratteristiche del terreno e dalle condizioni per le quali potrebbe emergere dal sottosuolo (ad esempio: presenza di crepe e fessure).
Il RADON è la seconda causa di tumore al polmone, specialmente tra i fumatori.
Il D.Lgs. 101/20 ha introdotto importanti novità, rispetto al passato, tra cui l’obbligo, per i seguenti luoghi di lavoro, di eseguire la mappatura e il monitoraggio della concentrazione media annua di attività di RADON:
TIPOLOGIA DI LUOGO DI LAVORO | TERMINE ENTRO IL QUALE ESEGUIRE LE MISURE DI CONCENTRAZIONE |
Luoghi di lavoro sotterranei | Entro il 27/08/22 |
Luoghi di lavoro semi-sotterranei o al piano terra nelle aree prioritarie | Entro due anni dalla pubblicazione in G.U. delle aree prioritarie |
Luoghi di particolare tipologia indicati nel “Piano nazionale Radon” (PNR) | Entro due anni dalla pubblicazione in G.U. del PNR |
Stabilimenti termali | Entro il 27/08/22 |
Le misurazioni devono essere eseguite in tutti i luoghi di lavoro sotterranei usufruendo di “servizi di dosimetria riconosciuti” che rilasceranno una relazione tecnica dalla quale si evincerà la concentrazione media annua di radon in aria.
La nuova soglia di concentrazione massima di attività di RADON consentita, oltre la quale si rende necessario intervenire con azioni di rimedio, è di 300 Bq/m3 (livello di riferimento e unità di misura). Tra le novità, anche l’introduzione dei “servizi di dosimetria idoneamente attrezzati” per eseguire le misurazioni e dell’“esperto di risanamento RADON” per l’indicazione delle azioni di rimedio.
Il nostro gruppo di lavoro è a disposizione per gli approfondimenti e la valutazione dei singoli casi.