Lo stato di gravidanza rende la donna più suscettibile ai fattori di rischio presenti negli ambienti di lavoro e alle modalità di svolgimento delle mansioni lavorative.
Le leggi attualmente in vigore (D.L.gs. n°151 26 Marzo 2001 e D. Lgs. 645/96) tutelano la donna in gravidanza e in puerperio al fine di prevenire danni alla sua salute e a quella del nascituro.
Quali sono le responsabilità del Datore di lavoro?
Il Datore di Lavoro, in collaborazione con il consulente per la sicurezza e il Medico Competente, deve valutare i rischi a cui sono sottoposte le lavoratrici e prevedere un’ulteriore valutazione in caso di gravidanza.
Lo scopo finale della valutazione, infatti, è quello di poter stabilire se la mansione lavorativa svolta dalla donna risulti “compatibile”, “parzialmente compatibile” o “non compatibile”, al sopraggiungere dello stato di gravidanza e al successivo periodo di allattamento.
È pertanto necessario, da parte dell’azienda, informare le lavoratrici in merito alla necessità di ricevere tempestivamente “l’attestazione della maternità”, emessa dal proprio medico/ginecologo, con il “certificato di gravidanza”.
Alleghiamo alla presente un modello di comunicazione da affiggere in bacheca o da distribuire singolarmente alle lavoratrici, da utilizzare a scopo informativo.